Dietro le quinte della cena al buio

La cena al buio è una bella esperienza che ti lascia qualcosa dentro ma, a mio parere, lavorare e collaborare con loro lo è stato ancora di più

Parto da questo breve messaggio che mi è arrivato subito dopo la fine della serata del 19 Novembre, da una volontaria del gruppo giovani CRI.

Come lei, anch’io e gli altri ragazzi, avevamo già provato l’esperienza unica della cena al buio…perciò abbiamo deciso di collaborare con l’A.S.D. Omero e l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti per poter permettere, anche Caravaggio, di scoprire e provare nuove e forti sensazioni…Non avrei mai pensato di riuscire a stimare queste persone ancora più di prima.

Nessuno pensa mai alla fatica e all’impegno per l’organizzazione di un evento, che sia esso una manifestazione, un’attività ludica o, nel nostro caso, una cena.
Gli ospiti trovano tutto pronto, perfetto e, giustamente, si godono il momento. Dall’altra parte invece c’è un lavoro molto più impegnativo, un lavoro che pochi hanno la possibilità di conoscere e questa volta, noi, siamo riusciti a scorgerne una piccola parte.

Lavorare fianco a fianco con loro è stato davvero fantastico. Vedere come queste persone riuscivano ad allestire la sala nonostante la loro disabilità e, soprattutto, come “scherzavano” su essa, li rendeva ancora più speciali. Ci siamo divertiti un sacco.

Per noi era come osservare il mondo da un altro, scusate il gioco di parole, “Punto di vista”.

Non essere influenzati dall’aspetto fisico, dal concetto letterale di “bellezza”, ti permette di essere meno superficiale e di scorgere il lati più “reali” e sensibili di una persona.

Quest’esperienza ci ha inoltre permesso di capire meglio le difficoltà che queste persone devono affrontare quotidianamente e che non dobbiamo mai dare per scontato nulla, anche le più piccole cose.

Ringrazio tutti quanti i volontari di Omero e dell’UICI per averci reso partecipi a questa iniziativa e per averci accolto con un abbraccio, grazie al Comitato di Croce Rossa di Caravaggio in particolare a tutti i Giovani CR per sostenermi sempre in tutte le iniziative. Un ringraziamento va anche al Comune di Caravaggio per l’impegno dato a questa speciale iniziativa e all’Oratorio di Masano per l’ospitalità.

Un Grazie davvero Gigante va invece a Silvia Milesi e Andrea Conti dell’A.S.D. Omero, che mi hanno fatto entrare pian pian nel loro mondo

Silvia Orlandi
Delegato Area 5 – Gruppo Giovani CRI – Croce Rossa Italiana – Comitato di Caravaggio

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