La nostra Associazione Omero Bergamo si è costituita nel febbraio 1985 e promuove sul territorio bergamasco la diffusione dello sport tra i non vedenti e gli ipovedenti.
Lo sport è lo strumento con il quale coinvolgiamo tutte le persone con disabilità visiva.
Il mezzo per migliorare la socializzazione e l’aggregazione, oltre all’integrazione e all’inclusione a qualsiasi livello. L’attività fisica è indispensabile per mantenere una buona condizione ginnica e favorisce una crescita psicofisica equilibrata.
Le persone che praticano una qualsiasi disciplina sportiva sviluppano un miglior senso d’orientamento e manifestano maggior autonomia personale.
I nostri Soci sono oltre 200 e l’età varia dai 3 ai 60-70 anni ed oltre… Nell’arco dell’anno per i nostri Soci organizziamo attività agonistiche e ludico-amatoriali.
“Vogliamo insegnare ai nostri ragazzi che ogni persona è un microcosmo di emozioni, sensazioni, idee, opinioni e non è vero che siamo tutti uguali.
Siamo tutti diversi, ognuno con i propri talenti e le proprie attitudini.
I giovani di A.S.D. OMERO imparano che tutte le esperienze, le risorse e le energie di un individuo non sono proporzionali alle sue abilità ma alla fiducia e all’entusiasmo che ripone in ciò che sta realizzando.”
Albo Provinciale dell’Associazionismo

Federazione Italiana Sport Paralimpici per Ipovedenti e Ciechi
Tesseramento Omero numero: BG006
Visita il sito internet della federazione: fispic.it

Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali
Tesseramento Omero numero: BG009
Visita il sito internet della federazione: fispes.it
CONSIGLIO DIRETTIVO
- Merelli Dario
PRESIDENTE - Belotti Alessandro
VICE PRESIDENTE
- Mazzola Marianna
SEGRETARIA - Minetti Santo Giuseppe
AMMINISTRATORE
CONSIGLIERI
Aldegani Cristiano
Belotti Christian
Bonalumi Irma
Boni Agnese

Quando nei suoi occhi cala l’oscurità trova nello sport la luce della vita.
Intervista dell’Eco di Bergamo a Dario
Chi sono gli ipovedenti?
Come vengono valutati e quali tipologie di ipovisione esistono?
Immagine di © Beatrice Pavasini “io ti vedo così“


Perché Omero?
Etimologia del poeta greco.
- ὁ μὴ ὁρῶν (ho mḕ horṑn) “colui che non vede” (la tradizione infatti lo vuole cieco; la cecità ha nell’antichità connotazione sacrale e spesso era simbolo di doti profetiche e di profonda saggezza. La mancanza della vista era colmata dall’ispirazione proveniente dalle Muse; molti aedi erano ciechi, anche Demodoco nell’Odissea);
- ὅμηρος (hòmēros) “l’ostaggio”, “pegno”, ma anche “il cieco” (come “persona che si accompagna a qualcuno”, da ὁμοῦ ἔρχομαι (homû èrchomai), “vado insieme”);
- ὁμηρεῖν (homērèin) “incontrarsi”; vi erano infatti delle piccole riunioni, definibili anche assemblee, nei gruppi di “Omerìdi” che narravano quei canti che in seguito sarebbero stati i costituenti dei poemi più famosi dell’età greca arcaica.