Il torball bergamasco, per la prima volta nella sua storia, raggiunge il top, salendo sul tetto d’Italia di specialità, conquistando, la sua prima Supercoppa.
Il giorno 19 novembre a Trento, si è scontrata contro la formazione di casa, con la formula al meglio dei tre incontri per l’assegnazione di questo titolo, riservato alle due formazioni che nella stagione appena conclusa, hanno conquistato lo scudetto e la coppa Italia. Omero Bergamo, infatti, si è recata a Trento avendo conquistato la coppa Italia 2015 2016, mentre Trento ha vinto il tricolore.
La nostra formazione guidata dall’allenatore Domenico Belotti, coadiuvato in panchina da Piera Vezzoli e con gli effettivi in campo, Christian Belotti, Dario Merelli, Gennaro Florio e Natale Castellini, è entrata in campo, determinata e consapevole delle proprie forze, senza per altro sottovalutare la formazione avversaria che oltretutto giocava tra le mura amiche e sostenuta dal tifo locale.
Dopo il triplice fischio dell’arbitro, pronti via, le due squadre hanno messo in campo il proprio repertorio, ricco di tiri potenti, di movimenti in campo a spostare la palla a destra e a sinistra di tiri ad effetto e cambi di ritmo.
Botta e risposta, il primo tempo si è terminato con il risultato parziale di due a due. Nel secondo tempo, Omero Bergamo capisce che l’avversario non è tranquillo, dunque imprime forza sull’acceleratore e conquista la partita con il risultato finale di cinque a tre.
Qualche minuto di riposo e si torna in campo per la partita di rivincita. Trento deve ribaltare l’inezia del gioco e quindi spinge forte e passa in vantaggio con una rete del suo bomber Gigi.
Omero Bergamo però non demorde e immediatamente con il veterano Dario, riconquista il pareggio.
Omero insiste e trova la rete del sorpasso, poco prima del cambio campo. Nel secondo tempo Trento trova il pareggio ma Omero Bergamo vuole la Supercoppa e ancora una volta, dopo aver subito il gol, risponde immediatamente riportandosi in vantaggio, si chiude in difesa e al triplice fischio dell’arbitro, può esultare con soddisfazione e gioia per questo risultato che ha portato Bergamo sul tetto d’Italia del torball.
Nemmeno il tempo di godere di questo successo, e si torna in campo per la prima fase di coppa Italia 2016 2017.
A Trento sono presenti oltre alle due formazioni appena citate, anche PAT Bologna e Picena Ascoli. Omero Bergamo si aggiudica la partita contro Ascoli con il punteggio di otto a due, a seguire vince contro PAT Bologna dieci a uno e dunque ritrova in campo la formazione trentina che per la terza volta nella giornata, soccombe contro la formazione orobica, questa volta con il risultato di tre a uno.
La classifica finale, ha decretato il passaggio al turno successivo che si giocherà in primavera, con il seguente esito: Omero Bergamo porterà in bagaglio sei punti, Trento tre e Picena Ascoli zero punti. Dal girone sud che si è sviluppato a Campobasso, ha visto classificarsi al prossimo turno, Augusta Siracusa con punti sei, davanti a Colosimo Napoli e Paideia Campobasso con punti uno.
É con vera soddisfazione, che anche per la prossima stagione sportiva agonistica; comunichiamo che possediamo le condizioni per presentare ancora ben tre formazioni di torball ai due campionati italiani di specialità. In esito ad alcune consultazioni, abbiamo altresì disposto la rappresentazione delle squadre.
La prima squadra denominata Omero Bergamo A, e cioè quella che disputerà il campionato maggiore, presenterà gli effettivi: Alessandro Belotti, Christian Belotti, Dario Merelli, Gennaro Florio e Natale Castellini, guidati dal tecnico Gabriele Gervasoni.
Le due formazioni che disputeranno il campionato cadetto saranno così rappresentate: Omero Bergamo B con gli atleti, albino Pansa, Igor Bianchi, Giulio Gusmeroli, Mario Locatelli e dal tecnico e giocatore Rocco Ceci. Omero Bergamo C con Claudio Stella, Daniel Cristinelli, Isaia Bellini, Norbert Casali e dagli esordienti Filippo Pezzotta e Lorenzo Perico, seguiti in panchina da Dario Merelli e Roberto Casali. La squadra che disputerà la coppa Italia e che sarà costituita dalla selezione di sei atleti, tra tutti questi, sarà guidata pure quest’anno da Domenico Belotti.
Purtroppo invece anche per il prossimo campionato italiano femminile, non riusciamo a iscrivere una nostra formazione. Le buone premesse pareva sussistessero, ma in seguito per l’esitazione di alcune ragazze, non se ne è fatto niente.
Noi seguitiamo a confidare in tale progetto, e auspichiamo che alla fine si realizzi questo sogno. Di conseguenza anche quest’anno la nostra socia Mariateresa Bettineschi, disputerà il campionato Italiano in prestito con la squadra femminile di Bolzano.
Dal 25 al 27 novembre, era in calendario la coppa dei campioni di torball ad Ascoli Piceno. La nostra squadra avrebbe dovuto parteciparvi, poiché classificatasi al secondo posto del campionato italiano, dietro a Trento che era già presente di diritto per aver vinto l’ultima edizione di questo torneo.
Malauguratamente la manifestazione è stata cancellata, a causa degli elevati costi di organizzazione, ai quali la società marchigiana, non avrebbe disposto dei mezzi per farvi fronte.
Gli organizzatori, si sono giustificati asserendo che, l’organismo internazionale IBSA, li avrebbe costretti a pianificare, le visite di classificazione visiva, in ambienti idonei, con apparecchiature strumentali oculistiche, e inoltre a sostenere le spese di vitto, alloggio e viaggio di ben sei medici oculisti classificatori, provenienti da ogni parte del mondo.
Costi superiori nientemeno a quelli di organizzazione vera e propria dei giochi stessi. Evidenziamo che persino le squadre partecipanti al campionato, avrebbero contribuito economicamente, con la quota d’iscrizione, che era già di suo fondamentalmente ingente.
É un vero peccato, che questo campionato europeo sia stato soppresso, e che sia andato ineluttabilmente a discapito dello sport, per una burocrazia disattenta ai valori veri che tali manifestazioni intendono promuovere.
Mi riferisco in primis al fatto che, la classificazione degli atleti, è già stata fatta dagli oculisti nazionali, per le federazioni sportive di riferimento; dunque la classificazione IBSA si poteva evitare. Per di più si consideri, che in qualunque modo l’atleta sia classificato: b1, b2 o b3, l’effetto finale è che tutti sono ugualmente bendati, con cerotti oculari e mascherine oscurate, in modo che anche un vedente normodotato non sia in grado di sbirciare. In fine, questa disciplina, sta già vivendo un momento di crisi, pertanto l’aver cancellato un evento così importante, la penalizza ulteriormente.
Ecco Ora, in ordine cronologico, l’esito dei tornei ai quali siamo stati invitati: Il giorno 24 settembre, la nostra squadra più giovane, ha partecipato al torneo internazionale di Asselt in Belgio, e si è classificata al nono posto delle dodici formazioni presenti. Il 1° ottobre la nostra formazione maggiore, ha gareggiato al torneo internazionale di Innsbruck, classificandosi al 6° posto delle dieci formazioni presenti.
La medesima formazione, con l’inserimento in squadra del giovanissimo Filippo, il 22 ottobre, si è aggiudicata il 16° torneo internazionale di Torino, conquistando altresì la speciale classifica di miglior difesa del torneo. In data 12 novembre, la nostra seconda squadra, ha preso parte al torneo internazionale di Bolzano e si è malauguratamente classificata in ultima posizione, tra le dieci squadre partecipi.
Oltre a questi tornei, costantemente siamo impegnati, in diverse esibizioni nelle scuole o in altre manifestazioni a carattere sportivo e promozionale. Nei giorni 25 agosto con replica il giorno 8 settembre, abbiamo giocato e fatto giocare, una sessantina di ragazzi a Calusco nell’ambito del loro CRE sportivo. Il giorno 17 settembre, L’AVIS nazionale ci ha chiesto di portare il campo e di fare due partite dimostrative a San Donato Milanese.
In seguito loro hanno disputato alcune partite di torball per la loro olimpiade nazionale avisina. I promotori dell’evento, ci hanno rivelato di aver preso in considerazione la disciplina del torball, poiché hanno voluto ribaltare il concetto che comunemente, vede il disabile proiettato a compiere lo sport dei normodotati con tutti i mezzi possibili; invece in questa circostanza il così detto normodotato, ha praticato uno sport peculiarmente riservato a disabili.
L’idea di base è stata quella che anche nella vita di tutti i giorni, la società dovrebbe conoscere più adeguatamente, i problemi, le esigenze e le capacità proprie del mondo dei disabili, avvicinandovisi, senza timori e senza angosce.