Grazie all’eccellente organizzazione del ASD Omero Bergamo, anche quest’anno ci siamo trovati per trascorrere dal quattro all’undici febbraio una splendida settimana bianca in compagnia. Il ritrovo per tutti questa volta è stato presso la Casa Alpina di Dobbiaco, un tranquillo albergo tra i pini posto accanto alla stazione dei treni, in una posizione davvero strategica per ogni comodità. Una grande gioia rivedersi dopo un anno, il piacere di avere tra noi voci e volti nuovi, un sincero abbraccio alle nostre meravigliose guide di Omero. Sono costoro persone eccezionali, angeli custodi abituati ormai da anni ad accompagnarci a passeggiare, sciare, o aiutarci tra i tavoli al ristorante. Grazie ai loro occhi godiamo uno dei paesaggi più belli al mondo.
L’albergo non è male, camere pulite con letti di ogni tipo, forse troppi, colazione piuttosto abbondante, varia, c’è un po’ di tutto, Dolci e dolcetti, salame e prosciutto, uova, succhi, yogurt, cappuccini, tè e caffè. Non manca niente. La cena è di qualità, ricco il buffet e la possibilità di scegliere tre diverse portate. Il soggiorno è a mezza pensione così ognuno può godersi il Sole delle ore centrali, le più belle della giornata. Dopo colazione, per riscaldare i muscoli prima di partire l’instancabile Gigi ci dedica una mezz’oretta di ginnastica facendoci fare numerosi e vari esercizi di allungamento. Poi sciatori e camminatori con le loro guide si dividono, i camminatori con zaino in spalle e ramponcini sempre pronti all’occorrenza partono verso destinazioni sempre nuove. Un giorno a San Candido, un altro al giro del lago, un altro ancora fino a Moso o in Val Fiscalina. In più, se vogliono fare shopping o visitare posti nuovi, con il treno in breve tempo raggiungono stupendi borghi medievali come Brunico o Bressanone.
Noi sciatori invece, per dissipare gli abbondanti zuccheri appena assunti, facciamo pochi metri ed entriamo con gli sci nei due binari tracciati nella notte dal gatto delle nevi. Guanti, berretto e una leggera spinta con le racchette e via, iniziamo il viaggio. Da Dobbiaco si prendono le larghe e ben battute piste assolate per andare verso il lago di Braies, passando per Villabassa e Monguelfo, oppure si va dalla parte opposta, verso San Candido. Talvolta, costeggiando un torrente alpino, che dal forte rumore deve essere pieno d’acqua, con gli sci si arriva agli oltre mille e seicento metri del rifugio Fondovalle in alta Val Fiscalina.
Bellissime sono poi le piste lungo la massicciata dell’antico tracciato ferroviario, dove prima di raggiungere Cortina D’Ampezzo si attraversano gallerie, boschi e si passa affianco agli splendidi laghi alpini di Dobbiaco e di Landro.
Quando scio, grazie alla mia guida sempre al fianco, pronta a descrivermi ogni metro della pista, provo una gioia immensa nel salire o scendere a gran velocità tra i prati ben innevati. Un’emozione unica sentire sulla pelle il vento, il Sole e qualche volta i fiocchi di neve. Sensazioni uniche che nel mio caso mai senza l’attenta guida di Beppe potrei godere.
A metà settimana è’ ormai consuetudine ritrovarci tutti assieme, sciatori e camminatori, tra i tavoli in terrazza al lago di Landro, per gustare un buon panino con il salame e qualche bicchiere di buon vino.
Bello anche quando qualcuno di noi, chissà che siano sempre più numerosi, ci deliziano con qualche prelibatezza portata da casa.
Alla sera il divertimento non manca, si gioca a tombola, c’è la ricca lotteria e il torneo di scopa. Fantastica è la serata quando chi vuole si improvvisa artista esibendosi in danze di ogni genere, barzellette, canti e poesie.
Grazie Amici di Omero per il prezioso tempo che ci dedicate, grazie ai più che disponibili accompagnatori del CAI di Brunico, grazie di cuore a tutti voi perché ogni volta io ed Eliana trascorriamo una settimana davvero indimenticabile.
Giovanni Salvador