Mi chiamo Davide Viglianti 30 anni sono un atleta ipovedente di Asd omero Bergamo una società sportiva dilettantistica che promuove sport per bambini e adulti non vedenti e ipovedenti nella provincia di Bergamo e limitrofi.
Da un anno a questa parte mi alleno nella nuova disciplina paralimpica riconosciuta nel 2019 dalla fispic dal nome BLIND TENNIS una disciplina uguale al tennis dei normodotati ma con qualche modifica per agevolare alla pratica di questo sport non vedenti e ipovedenti.
Il mio amore fin da subito e la mia bravura per questo sport mi hanno valso la chiamata in nazionale dove potrò cimentarmi quest’ estate dal 7 al 15 giugno al mondiale che si disputerà in Italia organnizato dalla IBTA( INTERNATIONAL BLIND TENNIS ASSOCIATION ) con atleti di tutto il mondo che praticano il blind tennis,ad oggi si contano 30 nazioni nei 5 continenti dove e praticato questo sport.
Storia del Blind Tennis per ciechi e ipovedenti
Il tennis per Ciechi è stato creato da Miyoshi Takei (Giappone) nel 1984. Nato cieco Takei giocava con i suoi fratelli e ha capito la sua disabilità, quando con una mazza da baseball loro potevano colpire la palla e lui no.
Da quel momento Takei ha iniziato, con l’aiuto del suo Professore di Educazione Fisica, a cercare il modo per poter colpire la pallina ideandone una in gomma piuma con all’interno un sonaglio, in modo che potesse “percepire” la velocità, l’altezza e la distanza della palla.
Nasceva una nuova attività sportiva, il Tennis per Ciechi (Blind Tennis). Dopo aver stabilito le regole del gioco, in tutto il Giappone si sviluppa rapidamente tanto da organizzare il 1° Torneo di Tennis Nazionale per non vedenti.
Nel Febbraio del 2011, in un incidente ferroviario, muore a soli 42 anni Miyoshi Takei e prende il posto per continuare la promozione e divulgazione della disciplina sportiva, la sua grande amica Ayaka Matsu
Regolamento tecnico Blind Tennis
Approvato dal Consiglio Federale in data 6 dicembre 2019
Si applicano le regole emanate dalla Federazione Internazionale Tennis con le seguenti eccezioni:
Regola 1: Il Campo da gioco.
- Campo da gioco per competizioni tra atleti B1: il campo da gioco standard è di dimensioni 12,80m x 6,10m con la presenza di righe tattili che coprono tutte le linee del campo ad eccezione del rettangolo di battuta. La rete è alta 0,83m
- Campo da gioco per competizioni tra atleti B2/B3: il campo da gioco standard è di dimensioni 18,28m x 8,23m (per le gare di doppio 18,98 x 10,97). La rete è alta 0,90m
Regola 2: la Palla
Deve essere usata la palla per il tennis non Vedenti. In occasione dei Tornei internazionali deve essere usata la pallina Giapponese. Il Paese organizzatore deciderà il colore della pallina in base al colore del campo da gioco. Questo significa che deve essere garantito il maggior contrasto possibile tra il colore della pallina e il colore del campo. Si raccomanda di informare i partecipanti prima dell’inizio del Torneo circa I colori sia della pallina che del campo.
Regola 3: la racchetta
E’ accettata ogni tipologia di racchetta riconosciuta dalla Federazione Internazionale (ITF) in base alle specifiche dimensioni del campo e nello specifico:
- Per le gare di B1 racchette di dimensioni massime di 23 pollici
- Per le gare di B2/B3 racchette di dimensioni massime di 25 pollici
Regola 4: Servizio e Ricezione
Sia chi batte che chi riceve possono chiedere all’Arbitro o al proprio Raccattapalle la propria posizione in campo per potersi posizionare correttamente.
Regola 5: quando servi o ricevi
- Prima di effettuare il servizio colui che serve deve pronunciare la parola “Ready/Pronti”? e attendere che colui che riceva risponda “yes/si”
- Il battitore ha poi a disposizione 5 secondi per effettuare il servizio durante i quali non può modificare la posizione in campo.
- Il battitore deve dire “play/gioco” immediatamente prima di colpire la pallina.
Regola 6: il giocatore che perde il punto
- Un giocatore B1 o B2 perde il punto se non rimanda la pallina al campo avversario prima del 4° (quarto) rimbalzo (sono ammessi n° 3 rimbalzi)
- Un giocatore B3 perde il punto se non rimanda la pallina al campo avversario prima del 3° (terzo) rimbalzo (sono ammessi n° 2 rimbalzi)
- Un giocatore vedente perde il punto se non rimanda la pallina al campo avversari prima del 2° (secondo) rimbalzo (è ammesso n° 1 rimbalzo)
Nota: in tutti i casi il primo rimbalzo deve essere all’interno del campo o, nel caso di un servizio, all’interno dell’appropriato rettangolo di battuta. Tutti gli altri rimbalzi possono essere all’interno o all’esterno del campo.
Se il giocatore che riceve la palla viene colpito dalla palla mentre si trova fuori dal limite del campo prima del primo rimbalzo, è un punto per il giocatore.
Se il giocatore che riceve la palla viene colpito dalla palla mentre si trova all’interno del campo prima del primo rimbalzo, è un punto per l’avversario.
Regola 7: Informazioni per la classificazione
Le classificazioni previste dall’International Blind Sports Association (IBSA) si applicano al Blind tennis e sono attualmente B1, B2, B3.
L’IBTA fornirà le classificazioni per i tornei internazionali.
I giocatori B1 devono indossare una mascherina standard approvata dal movimento paralimpico. La mascherina si può rimuovere solo una volta per ciascun Game e tra un Game e l’altro.
- B1: Tutti gli atleti in possesso di un certificato di classificazione sono idonei a giocare con i B1 purché indossino una maschera/benda.
- B2: Se un atleta B2 scegliesse di giocare nella categoria B3, deve adattarsi a giocare con la regola dei B3 a 2 rimbalzi.
Regola 8: Requisiti per giocare nei tornei internazionali
- I giocatori devono essere affiliati all’associazione del paese a cui appartengono.
- I giocatori non saranno accettati nei tornei internazionali senza il certificato di classificazione fornito dall’IBTA.
- La rappresentativa nazionale di ogni paese deciderà chi parteciperà ai tornei internazionali.
- La palla al volo è consentita in tutte le categorie.
Il gioco del blind tennis adattato alle persone con disabilità sensoriale visiva come strumento per lo sviluppo delle capacità intellettive, percettive e coordinative, nonchè veicolo di integrazione sociale e di miglioramento della qualità della vita.