Continua il mio impegno nelle scuole amchhe se a volte è faticoso ma vi assicuro che la fatica viene compensata dalla soddisfazione di veder tanti ragazzi attenti ed interessati a ciò che gli si cerca di comunicare per farsì che siano i costruttori di una società migliore.
In quest’ultimo anno, oltre a Catia e Franco, preziosi collaboratori, ha iniziato a venire, qualche volta, anche Mariateresa nonostante lei dica che non è capace vi assicuro che è un aiuto straordinario.
Margherita Merlini
Riporto qui sotto alcune riflessioni dei ragazzi della quarta e quinta della scuola primaria di Villa d’Adda.
Noi alunni delle classi quarte abbiamo avuto il piacere di conoscere Margherita, una simpatica signora che fa parte dell’ associazione “Omero”.
Le due mattinate in palestra sono state una novità per molti aspetti. Abbiamo provato a fare alcune attività senza utilizzare gli occhi, per metterci nei panni di chi è privo della vista. Quando siamo stati bendati alcuni di noi si sono sentiti impauriti, spaesati, un senso di solitudine li ha colti. Vedere tutto nero non è né piacevole né rassicurante. Una compagna ci ha raccontato che con gli occhi chiusi i suoi piedi si rifiutavano di camminare, le sembrava di stare dentro una grotta, avvertiva persino il freddo.
Per i non vedenti e ipovedenti tutti gli altri sensi diventano importantissimi. Per capirlo abbiamo indovinato il sapore di una caramella servendoci solo del gusto e indovinato quale oggetto tenevamo tra le mani usando il tatto. Abbiamo sentito i profumi di alcuni gessetti cercando di intuirne la fragranza.
Oggi la tecnologia aiuta molto le persone non vedenti. Alcuni dispositivi facilitano la vita in casa e fuori.
Il video che abbiamo visto, una volta tornati in classe, ha mostrato bambini e adulti non vedenti praticare sport. Avevamo sempre pensato che la cecità impedisse molte azioni e fra queste anche praticare sport. Ci ha quindi stupito vedere adulti e bambini andare a cavallo, fare immersioni, praticare il calcio, la corsa, il ciclismo, l’atletica …
Con impegno e voglia di mettersi in gioco i non vedenti che praticano sport diventano più autonomi e coraggiosi.
La nostra considerazione finale è questa: i non vedenti possono fare le nostre stesse cose, a volte anche meglio di noi che possiamo utilizzare tutti i cinque sensi.
Siamo rimasti colpiti dalla loro forza di volontà, dal coraggio e dalla perseveranza nell’allenarsi.
L’ incontro con Margherita ha rafforzato in noi l’ idea che le persone sono tutte uguali e tutte diverse e che ognuno sviluppa le proprie doti a secondo delle sue possibilità.
Alunni classi quarte scuola primaria di Villa d’ Adda
Cara Margherita,l’esperienza che abbiamo trascorso insieme è stata molto bella e significativa;ci ha insegnato che anche le persone non- vedenti e ipovedenti possono condurre una vita normale.
Per alcuni di noi non è stato facile fare i giochi che ci avete proposto; infatti quando abbiamo indossato la benda c’è venuta una strana sensazione di disorientamento e vuoto.
Grazie all’esperienza che ci avete proposto, abbiamo capito che i non-vedenti sviluppano di più gli altri sensi e, grazie al video, abbiamo scoperto che i non-vedenti e gli ipovedenti possono fare tantissimi sport che noi non ci immaginavamo.
Vi ringraziamo per questa bellissima esperienza che ci avete fatto provare.
Tanti cari saluti da Alan, Elisa, Siria, Greta
Care Katia e Margherita,
vi siamo grate del vostro incontro con la nostra classe 5 B
Il giorno 28 novembre ci siamo divertite molto con i vostri giochi curiosi che ci avete fatto fare.
Quando ci avete bendato c’è sembrato molto strano perchè non sapevamo dove eravamo e cosa succedeva intorno a noi perciò avevamo paura di sbattere contro qualcosa o un compagno e fargli male .
Così abbiamo imparato come metterci nei panni di un non vedente .
Ci è piaciuto molto passare le due ore insieme a voi perchè abbiamo capito che gli ipo- vedenti e non vedenti possono fare molte cose come noi ed utilizzare gli altri sensi al posto della vista.
grazie per tutto da Soniatou , Andrea Lucia e Yacine.
Cara Margherita,
é stato bellissimo stare con te e con Katia perché abbiamo sperimentato attraverso na benda cosa significa non vedere.
Grazie per averci aiutato in tutte le difficoltà: per noi è stato difficile orientarci senza la vista ma alla fine siamo riusciti a superare questo problema e te ne siamo grate. Abbiamo capito che non solo noi vedenti possiamo fare qualcosa, ma anche voi non vedenti potete vivere la vita al meglio.
Questa esperienza ci ha fatto pensare che a volte noi vedenti ci lamentiamo per il nostro aspetto fisico e per delle sciocchezze, ma in realtà le sfortune che possono capitare nella vita sono altre .
Speriamo di rivedervi .
A presto
Giulia F., Siham O. ,Ambra D.L.
Cara Margherita e Katia
la vostra lezione è stata molto emozionante perchè ci avete spiegato molte cose che non sapevamo dei non vedenti.
Ad esempio abbiamo scoperto che i non vedenti possono capire i colori e se c’è la luce o no attraverso una macchinetta.
Noi non sapevamo neanche che esistesse!
Non sapevamo nemmeno che quasi tutti i non vedenti hanno un bastone bianco mentre alcuni si fanno aiutare da un cane ammaestrato.
Abbiamo capito che si può nascere ciechi oppure diventarlo a causa di una malattia. Con il video ci avete mostrato che i non vedenti possono fare tanti sport e attività. Per noi questa lezione è stata significativa e importante perchè siamo riusciti per un’ ora a metterci nei panni di chi non vede.
Gabriele G. Alessandro, Tiberio
Dal progetto omero abbiamo capito che gli ipovedenti e i non vedenti possono fare le Nostre stesse azioni usando tutti i sensi tranne la vista.
Loro possono praticare sport come: il calcio, il nuoto, il basket e pallavolo… ma con più difficoltà di noi.
Usano delle applicazioni per capire il colore degli oggetti, per sapere le ore, se la luce era accesa o spenta ecc.
Noi vi ringraziamo di essere venute
da Ayman, Ilaria, Micol, Sofia
Cara Margherita ,
abbiamo capito che anche i non vedenti o gli ipovedenti possono fare tante cose che facciamo noi usando gli altri 4 sensi.
Ci è molto piaciuto andare in palestra e far finta di essere non vedenti; in particolare ci sono piaciute le prove con il tatto e con il gusto. E’stato interessante vedere il video dei non vedenti dove facevano sport e quello che ci è piaciuto di più è stato il calcio a tre.
Quando ci hai spiegato come hai fatto a perdere la vista ci siamo commossi…
Ci ha incuriosito il tuo oggetto per distinguere i colori, ma non riusciamo a ricordarne il nome.
Grazie perchè in quella giornata ci siamo divertiti molto.
Giulia, Kadidja, Andrea, Hamidou.
Ciao Margherita e Katia,
siamo i bambini della 5A e volevamo ringraziarti per la tua presenza quando sei venuta a scuola.
Abbiamo capito che i non vedenti possono fare tante cose senza la vista, ma usano gli altri sensi. Ci sono piaciuti tutti i giochi, soprattutto quello in cui dovevamo seguire la voce di Katia che ci ha guidati fino a Margherita e, quando il maestro è uscito dalla palestra seguendo la voce, ci siamo messi a ridere
GRAZIE, SIETE FANTASTICHE !!
Daniel, Sabrina, Nicole, Nicolò
Cara Katia e Margherita,
abbiamo capito che i non vedenti e gli ipovedenti fanno fatica a muoversi, e hanno un modo diverso per vivere .Vi ringraziamo per l’ esperienza che ci avete fatto provare; ci è piaciuto molto perchè abbiamo provato a usare l’ udito,il tatto e il gusto e non la vista