Alessio nello sport ha riscoperto la vita

Un mondo sempre fuori fuoco: le immagini agli occhi di Alessio, 29 anni, di Seriate, sono sempre sgranate, piene di puntini luminosi, come sullo schermo di una televisione quando scompare il segnale

«La differenza – spiega – è che io non posso spegnere, il fastidio resta anche quando tengo gli occhi chiusi». Questa realtà così instabile si è infiltrata profondamente in lui, fino a toccargli l’anima: «Soffro di un disturbo ossessivo-compulsivo e bipolare – racconta – che mi ha reso la vita davvero difficile».

Le ancore della sua vita sono state la fede e lo sport: «Mi hanno permesso di non arrendermi mai, di trovare una strada nonostante le difficoltà e lunghi periodi oscuri».

Ora gioco anche a Show-down organizzato dall’associazione Omero Bergamo, una specie di ping pong adatto ai non vedenti.

C’è un tavolo rettangolare, agli estremi ci sono due porte messe in posizione centrale. Al posto della classica pallina di plastica si usa una pallina sonorizzata, i giocatori sono muniti di palette come quelle da ping pong e sono completamente bendati. Affidandosi ai suoni devono giocare di sponda e spingere il disco nella porta avversaria per fare goal.

L’anno scorso ho partecipato al torneo cittadino e sono arrivato primo. Lo sport permette di creare nuove amicizie, aiuta a smaltire le tensioni, rende più bella la vita.
Se penso al futuro lo vedo più sereno, anche grazie all’associazione. Dopo tutto quello che mi è successo, essere arrivato fin qui mi sembra già una splendida vittoria».

Articolo di Sabrina Penteriani su Eco di Bergamo
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